Felice Casorati

Felice Casorati è nato il 4 dicembre 1883 a Novara. La sua famiglia si trasferisce frequentemente a causa della professione paterna, solo nel 1895 si stabiliscono a Padova per un lungo periodo. Qui l’artista termina gli studi, laureandosi in giurisprudenza nel luglio del 1906, con una tesi intitolata “Studio sulla Corte d’Assise”. Contemporaneamente approfondisce anche altri interessi di natura artistica e musicale.

Nel 1907 espone Ritratto della sorella alla VII Biennale di Venezia, l’opera è accolta favorevolmente dalla Commissione Internazionale. L’anno seguente la sua famiglia si trasferisce a Napoli, ma il clima lo deprime, accentuando la sua malinconia: in questo periodo dipinge Le vecchie e La cugina. Nel 1910 espone Le ereditiere alla IX Biennale di Venezia, durante la quale rimane colpito dalla grande sala individuale dedicata a Klimt. Tra il 1911 ed il 1915 vive con la famiglia a Verona, dove dipinge intensamente, realizzando Le signorine, esposte alla XI Biennale di Venezia nel 1912. Nel 1913 espone 41 opere alla Mostra degli artisti di Ca’ Pesaro, cui partecipa per la prima volta. Nel 1915 si tiene una sua mostra individuale alla Secessione Romana, l’ultimo evento prima di essere arruolato. Nel 1917 perde il padre, così Casorati si trasferisce a Vercelli con la madre e le sorelle. In seguito incontra Piero Gobetti, ritrovandolo l’anno successivo, quando si trasferisce a Torino in Via Mazzini 52.

Nel ‘23 la Presidenza della Promotrice delle Belle Arti concede a Felice una sala presso la Quadriennale, in cui invita liberamente alcuni artisti, tra cui Carrà, de Chirico e Mencio. Nello studio di Via Mazzini nasce così la “scuola” di Casorati. Nel ‘25 fonda la Società di Belle Arti “Antonio Fontanesi”, di cui è Presidente, insieme a Annibale Rigotti, Alberto Sartoris e Mario Sombrero. Nel ‘27 organizza una mostra d’arte contemporanea con Sartoris presso il Museo Rath di Ginevra.

Nel luglio del 1930 si unisce in matrimonio con Daphne Maugham, diventando padre di Francesco il 2 luglio del 1934. In questo periodo crea scene e costumi per molte opere teatrali: Orfeo di Claudio Monteverdi nel ‘34, Norma di Vincenzo Bellini nel ‘35, e La Valchiria di Wagner.

L’attività di scenografo affianca a lungo quella di pittore: nel ‘39 riceve il Premio Pittura all’Esposizione Internazionale d’Arte di San Francisco ed il 1 ottobre 1941 gli viene assegnata una cattedra di pittura all’Accademia Albertina di Torino, di cui diviene direttore nel ‘52. Lo stesso anno ottiene una sala personale alla XXVI Biennale di Venezia.

Il 13 settembre 1960 si spegne la sorella Elvira, l’anno successivo perde una gamba a causa di un embolo. Nel ‘62 espone 17 opere nella sezione dedicata alla “Grafica Simbolista Italiana” della XXXI Biennale di Venezia.

Felice Casorati muore nel suo studio Il 1 marzo del 1963.

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Biografia di Felice Casorati