Franz Kline

Franz Kline
Franz Kline

Franz Kline per esteso Franz Rowe Kline nasce a Wilkes-Barre in Pennsylvania il 23 maggio del 1910. Kline è tra gli esponenti più in vista dell’espressionismo astratto.

Il padre di origini tedesche e proprietario di un saloon, si toglie la vita nel 1917 quando Franz ha 7 anni, forse per difficoltà economiche. La madre trova un lavoro come infermiera e l’artista viene ospitato dalla Episcopal Church Home di Jonestown, Pennsylvania, con i fratelli.

Segue le scuole superiori al Girard College di Philadelphia, un’accademia per ragazzi senza padre.

La formazione sull’illustrazione e il disegno e il trasferimento a New York

Dopo il diploma studia arte alla Boston University, dal 1931 al 1935. Terminati gli studi si trasferisce a Londra, dove convive con Martha e Frank Hahn. Copia le opere di musei e gallerie, disegna paesaggi della città.

Dal 1937 al 1938 frequenta i corsi di pittura e disegno dal vero alla Heatherley School of Fine Art. Qui incontra la futura moglie e nel 1938 si trasferisce a New York. Trova lavoro come designer e nel 1939 lavora per uno scenografo.

Tra la fine degli anni Trenta e per tutti gli anni Quaranta, l’artista realizza vedute urbane di New York e scorci del distretto minerario, dove ha passato l’infanzia, e dipinge su commissione murali e ritratti.

In questo periodo gli vengono conferiti premi in occasione di rassegne annuali delle Accademie Nazionali di Design.

L’influenza dei de Kooning

Lo stile più riconoscibile di Kline si materializza anche grazie all’influenza dell’amico Willem de Kooning e della moglie Elaine de Kooning.

Kline cominciò a dedicarsi a opere astratte su larga scala.

La massima astrazione: i bianchi e i neri e la rinuncia al colore

Dalla metà degli anni Quaranta l’artista si interessa alla possibilità espressiva dell’astrazione, cominciando ad abbandonare il colore e la figurazione, tipici del suo iniziale stile realista, tendendo invece a semplificare e ridurre gli elementi compositivi in pennellate violente di bianchi e di neri sulla tela con minor o maggior densità.

Verso il 1948 ingrandisce con un proiettore suoi disegni in bianco e nero, trovando nella forza espressiva e nella magnificenza delle forme e delle pennellate la conferma della sua decisione di virare verso la purezza dell’astrazione.

Gli anni Cinquanta: il ritorno del colore, la consacrazione di Franz Kline nell’olimpo dell’espressionismo astratto

Alla mostra Talent 1950 alla Kootz Gallery, organizzata da Clement Greenberg e Meyer Schapiro, viene esposto un suo dipinto astratto, poco dopo, la sua prima personale alla Charles Egan Gallery di New York con 11 dipinti astratti (1950).

Partecipa al Ninth Street Show, svoltosi al numero 60 della East Ninth Street, e alla American Vanguard Art for Paris Exhibition, tenutasi alla Sidney Janis Gallery: questi eventi consacrano Kline come uno dei più significativi artisti dell’emergente Espressionismo Astratto.

La metà degli anni Cinquanta segna il ritorno del colore nella sua tavolozza, prima con tocchi irregolari e poi con segmenti sempre più larghi.

Sidney Janis diviene il suo gallerista di riferimento nel ‘56, organizza a Kline delle mostre personali nel 1956, 1958, e 1961.

La prima personale europea di Kline si tiene alla Galleria La Tartaruga di Roma, seguita da un’altra alla Galleria del Naviglio di Milano nel ‘58.

Partecipa alla Biennale di Venezia nel ‘60, in questa occasione viaggia attraverso l’Italia per un mese.

Gli ultimi dieci anni: le numerose mostre e biennali

Nel decennio prima della sua scomparsa, espone le sue opere in diverse mostre collettive, tra cui The New Decade: 35 American Painters and Sculptors al Whitney Museum of American Art di New York (1955), 12 Americans al Museum of Modern Art di New York (1956).

L’importante mostra itinerante The New American Painting, organizzata dall’International Program del Museum of Modern Art (1958) viene proposta a Milano, Madrid, Berlino, Basilea, Amsterdam, Brussels, Parigi e Londra.

Kline partecipa anche a manifestazioni internazionali: la Biennale di Venezia, nel ‘56 e nel ‘60, e la Carnegie International, nel ‘55, ‘58 e ‘61.

Franz Kline si spegne prematuramente il 13 maggio 1962 a New York a causa di un’insufficienza cardiaca.

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